“La casa di Jack”, genio e follia di Lars Von Trier

Il genio incontra la follia, in una storia con protagonisti Matt Dillon, Uma Thurman e Bruno Ganz. È nei cinema “La casa di Jack” di Lars Von Trier.

LA TRAMA. Usa Anni ‘70. Jack è un ingegnere psicopatico con tendenze ossessivo-compulsive. Dopo aver ammazzato una donna che gli aveva chiesto soccorso per strada si convince di dover continuare ad uccidere per raggiungere la perfezione. Ogni suo omicidio deve essere un’opera d’arte, sempre più complessa e ingegnosa. Inizia così una partita a scacchi con la polizia lunga dodici anni, condotta dal più astuto e spietato omicida seriale.

IL REGISTA. Classe ‘56, Lars Von Trier è tra i più innovativi e influenti autori cinematografici del cinema contemporaneo. Anticonformista e controverso, ha spesso attirato l’attenzione della stampa. Ha al suo attivo 14 pellicole, tra questi “Dancer in the Dark” con Biork, “Dogville” (2003) con Nicole Kidman, “Antichrist” (2011) con Willem Dafoe.

CURIOSITÀ. Il film è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso al Festival di Cannes 2018 a seguito di una lunga negoziazione avvenuta dopo che il regista von Trier era stato bandito dal festival nel 2011 dopo alcune dichiarazioni che furono interpretate come filonaziste. Durante la prima proiezione alcuni critici hanno abbandonato la sala disgustati dalle immagini.

GENERE: Thriller – USCITA: 28 febbraio – DURATA: 155 minuti