“Alita”, cyborg angelica e battagliera alla riscoperta del mondo

Rosa Salazar as Alita in Twentieth Century Fox’s ALITA: BATTLE ANGEL

James Cameron ha partorito l’idea di portare al cinema il manga che vede protagonista una giovane ragazza cyborg. Cosa ne sarà venuto fuori? È nei cinema “Alita – Angelo della battaglia” di Robert Rodriguez.

LA TRAMA. Il dottor Dyson Ito (Christoph Waltz) vive ad Iron City nel 2563, trecento anni dopo la “caduta”, e ripara cyborg nella propria clinica. In cerca di componenti perlustra la discarica, dove cadono i rifiuti dalla città sospesa in cielo di Zalem, e qui trova la parte centrale di una ragazza cyborg, che decide di innestare nel corpo, mai utilizzato, che aveva preparato per sua figlia Alita (Rosa Salazar). La ragazza non ha memoria di sé, ma è un cyborg avanzatissimo, di una tecnologia perduta e progettata per la battaglia.

IL REGISTA. Classe ‘68, Robert Rodriguez torna al cinema a cinque anni di distanza da “Sin City – Una donna per cui uccidere”. Pupillo di Quentin Tarantino ha esordito nel 1992 con “El Mariachi”, seguito da “Desperado” (1995) e “Dal tramonto all’alba” (1996). Tra i suoi film più noti “C’era una volta in Messico” con il quale omaggia Sergio Leone, la saga di “Spy Kids”, e “Grindhouse – Planet Terror”.

CURIOSITÀ. Il film è un action figure girato 3D nativo con un 150 milioni di dollari.

GENERE: Azione – USCITA: 14 febbraio – DURATA: 122 minuti