Turboalgor, hitech sostenibile per impianti di refrigerazione

La startup del Gruppo Angelantoni riduce l’impatto della catena del freddo applicando una tecnologia dell’automotive

La riduzione dell’impatto della catena del freddo, responsabile del 17% dei consumi energetici del Pianeta, è la mission di Turboalgor, la startup che applica una tecnologia dell’automotive, il turbo, agli impianti di refrigerazione.

L’idea nasce all’interno del Gruppo Angelantoni Industrie, holding che opera nei settori delle camere per per test ambientali simulati, apparecchiature biomedicali ed energie rinnovabili, nell’ambito di un progetto di open innovation che ha già ottenuto 8 milioni di euro di finanziamento, tra investimenti privati e pubblici, bandi nazionali ed europei, come Horizon 2020.

 

Il turbo nel frigo

Turboalgor consente di recuperare parte dell’energia che viene persa nella valvola di laminazione, dove il liquido refrigerante passa da una alta a una bassa pressione. Inserendo uno scambiatore di calore, ovvero un economizzatore, e un turbocompressore, è possibile recuperare parte di questa energia, nonché incrementare la potenza frigorifera dell’impianto.

«Succede sempre così negli sprechi di energia degli impianti: sono dati per scontati, finché qualcuno non presta attenzione al problema e prova a risolverlo. Nel caso di Turboalgor, la mia è stata un’intuizione, non il frutto di un processo logico. Ho fatto dei parallelismi tra i due settori, automotive e refrigerazione, e ho notato che c’era un problema comune, quello dello spreco di energia. Allora, con il mio team, abbiamo applicato il turbo ai refrigeratori e sperimentato la soluzione che funzionava. I tempi erano maturi: la crescita della sensibilità ambientale, soprattutto verso lo spreco di energia, è un tema molto caldo negli ultimi anni. In altre parole, l’idea si è sposata bene con i tempi», spiega Maurizio Ascani, ingegnere e  mente creativa dietro la formula di Turboalgor.

 

Fiorucci e Stef Italia, tra i clienti

Sul progetto lavora un team a trazione femminile, sono cinque le donne su 11 tra ricercatori, manager, e collaboratori.

In soli 3 anni, dal 2016 anno di fondazione della startup, ha già ottenuto traguardi ragguardevoli, come un brevetto internazionale e la fiducia di grandi player dell’alimentare e della supply chain refrigerata, quali Fiorucci spa e Stef Italia srl, che oggi adottano la soluzione.

Tra i primi clienti, c’è anche Di Battista Food, azienda che opera dal 1965 nel campo della distribuzione alimentare che, con la soluzione Turboalgor, ha potuto sperimentare nel 2019 un risparmio energetico medio effettivo del 15%: «Parliamo di risparmi anche di cinquecento euro al mese per questa specifica turbina, la più piccola in una gamma di 5 unità divise per range di potenza. Considerando che il suo costo si aggira sui 15mila euro, l’utilizzatore con la nostra soluzione può ripagare l’investimento in poco più di due anni. E questo senza considerare i possibili incentivi di cui Turboalgor può beneficiare, come il credito d’imposta al 40%, che riducono ulteriormente il pay-back», racconta Mauro Margherita, Ceo del progetto.

La tecnologia Turboalgor ha già catturato l’interesse di clienti di primo piano che hanno potuto sperimentare nel 2019 risparmi energetici medi effettivi del 15/20%. Industria farmaceutica, chimica, alimentare, tutto il settore della logistica e del trasporto del refrigerato, la grande distribuzione: sono tantissimi i campi in cui può trovare spazio questa tecnologia per un mercato potenziale europeo che cresce ad un tasso del 5-9% l’anno con 150.000/200.000 unità produttive.

 

In futuro nuovi prodotti e partner industriali

Al momento è in vendita la linea delle turbine con refrigeranti artificiali per basse e medie temperature (potenze comprese tra i 20 ed i 300 kW) e, per inizio 2021, anche quella per alte temperature, specifica per il condizionamento. Per completare la gamma dei prodotti offerti, infine, è in fase di completamento la sperimentazione di un compressore alternativo a pistoni ad alta efficienza, pensato per range di potenza sotto i 20 kW.

«Il settore del freddo è uno dei più impattanti a livello ambientale. Turboalgor nasce per rispondere, innanzitutto, a questa esigenza ambientale. La tecnologia nasce da un team di persone competenti, dinamiche e motivate. Lo dimostrano i tanti traguardi che la startup ha raggiunto finora, anche se la strada per affermare il progetto è ancora lunga. Oggi siamo alla ricerca di un partner industriale che ci aiuti a entrare con più forza nel mercato, conclude Mauro Margherita.



Turboalgor è azienda innovativa che offre una soluzione che rivoluziona l’industria del raffreddamento. Detiene un brevetto internazionale e ha già ottenuto 6 milioni di euro di finanziamento (tra investimenti privati e pubblici, italiani ed europei).

Angelantoni Industrie, fondata nel 1932, comprende 3 sub holding e una controllata. È costituito da 6 unità produttive e logistiche in Italia, Germania, Francia, India e Cina ed opera nei settori dei sistemi di test ambientali simulati, delle apparecchiature biomedicali e delle energie rinnovabili, in particolare nell’ambito dell’energia solare termodinamica e dell’efficienza energetica.

 

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