Da quasi 150 anni l’Antica Pizzeria da Michele delizia il palato di napoletani e turisti di tutto il mondo. Oggi la sua storia finisce in un libro e porta la firma di Laura Condurro, laureata in sociologia e comunicazione e 5a generazione della storica famiglia di pizzaioli Condurro. “L’Antica Pizzeria da Michele. Dal 1870 la Pizza di Napoli”, pubblicato da Alessandro Polidoro Editore, verrà presentato giovedì 27 aprile alle ore 17:30 presso il Conservatorio di musica San Pietro a Maiella (Via San Pietro a Majella, 35 – Napoli). Interverranno con l’autrice, il giornalista enogastronomico Tommaso Esposito che ne ha curato la prefazione, il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, l’editore Alessandro Polidoro, Alessandro Condurro della Michele in the World, l’imprenditore Antimo Caputo. Modera la giornalista Nunzia Marciano.
Laura Condurro, al suo esordio letterario, racconta le vicende di una famiglia e della straordinaria storia della Pizzeria che da oltre cento anni si intreccia con la storia della città di Napoli. La storica pizzeria, con l’unica sede in via Cesare Sersale nel cuore di Napoli, con i suoi sapori e odori, arriva nel tempo fino a oggi spingendosi in tutto il mondo col franchising Michele in the World, dove si incontrano tradizione e innovazione, esperienza e, soprattutto, passione. «Racconto persone e lavoratori semplici – spiega Laura Condurro – che dalla povertà hanno creato un impero credendo nella loro passione e facendo tesoro della tradizione che non va mai abbandonata ma affiancata all’innovazione».
L’Antica Pizzeria da Michele è il luogo dell’incontro e, soprattutto, come scrive la Condurro, il luogo dove si annullano i ceti sociali e le differenze: tutti sono accolti e a tutti è offerta ad un prezzo onesto la migliore pizza del mondo. Il Loro segreto? La semplicità e l’amore per la tradizione. Con solo due pizze sul menù a garanzia di qualità, i Condurro da più di cent’anni ricercano i sapori del passato. Garantiti dagli ingredienti delle eccellenze campane: dalla farina al fiordilatte all’olio, tutto nasce da imprenditori che dedicano il loro lavoro a un ambito ristretto, garantendo tecniche e sapori eccelsi.
«Fare la fila per una pizza Da Michele – racconta Tommaso Esposito – è come essere in attesa del miracolo di San Gennaro. Si sta in attesa, si prega, si ama. E poi si mangia. Così tanto per parafrasare Julia Roberts. L’incontro con Michele recupera un po’ di sentimenti ancestrali. Quelli che trasformano del resto un atto naturale, come è il mangiare in un evento culturale denso di storia e tradizione».
Tanti i personaggi famosi che l’hanno frequentata e la frequentano non sottraendosi al “rito” della lunga attesa, da Maradona a Julia Roberts, passando per divi del calcio e della star system di oggi, tutti possono godere di sapori indimenticabili, in un luogo divenuto cult per stranieri, ma che ha il privilegio di essere rimasto “napoletano”, nella sua accezione più nobile e accattivante.
Nell’ultimo dei 4 capitoli, intitolato “E pizza fu!”, una indagine tra i clienti de L’Antica Pizzeria da Michele volta a ricercare i motivi socio-culturali che sono alla base del suo successo. Il libro si conclude con una carrellata di foto storiche tratte dall’album di famiglia.
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