In punta di piedi: donne anticamorra nel filmtv su Rai1

Una storia realmente accaduta a Secondigliano: regia di Alessandro D’Alatri, protagonisti Cristiana Dall'Anna, Bianca Guaccero, Marco Palvetti e la giovanissima Giorgia Agata

«Dostoewskij affermava che “la bellezza salverà il mondo”. È con questo stato d’animo che ho iniziato la mia avventura». Così il regista Alessandro D’Alatri ha affrontato il suo esordio sul piccolo schermo con “In punta di piedi”, filmtv in prima visione stasera su Rai1. «Raccontare l’umanità – così prosegue nelle sue note di regia – anche se in situazioni di degrado, con uno sguardo affettuoso e privo di pregiudizio come un punto di partenza per un approccio “diverso” alla materia».

“In punta di piedi” è una storia di speranza, un film anticamorra tutto al femminile, ispirato ad una storia realmente accaduta a Napoli. Una battaglia combattuta con amore, sacrificio e coraggio da tre donne che riescono a ribellarsi ad un destino già scritto.

LA TRAMA. Angela (Giorgia Agata, già protagonista di “Troppo Napoletano”), 11 anni, ha un sogno: diventare una ballerina classica. Fin qui è tutto nella norma se non fosse che Angela vive a Secondigliano ed è la figlia di Vincenzo (Marco Palvetti), capo piazza dei Peluso, che decide di tradire il suo clan ed entrare nelle file di quello avversario. Vincenzo è braccato dai suoi “vecchi amici” e Angela e sua madre Nunzia (Cristiana Dall’Anna) sono in pericolo quanto lui, per questo vivono come recluse. Angela non può più frequentare la scuola di ballo di Lorenza (Bianca Guaccero).

Il suo sembrerebbe uno di quei sogni che restano solo sogni. Ma contro tutto e tutti, e contro soprattutto il volere del marito, Nunzia accompagna di nascosto la figlia alle lezioni di danza. La traveste, la fa uscire in piena notte, e d’accordo Lorenza, la sua insegnante di ballo, trova il modo di farle continuare le lezioni. Angela grazie al suo grande talento, alla determinazione e al sacrificio di sua madre, al coraggio della sua insegnante, riuscirà a fuggire dalle atrocità e dalle brutture cui sembrava destinata, a costruirsi una brillante carriera lontana dalla violenza della camorra, e a diventare una famosa étoile.