L’America vista da Minervini per riflettere sul razzismo

Il razzismo americano visto dagli occhi di un attento regista italiano. È nei cinema “Che fare quando il mondo è in fiamme?” di Roberto Minervini.

LA TRAMA. La storia di una comunità di africani-americani di Baton Rouge, Louisiana, durante il critico mese di luglio del 2017, quando una serie di eventi violenti scuote l’intero paese. Nel periodo 5-17 luglio, Baton Rouge è teatro dell’uccisione di un giovane nero di nome Alton Sterling, del successivo scontro tra la polizia e i manifestanti che condannano quell’uccisione, e della ritorsione contro la polizia per mano di un militante del movimento “Black Lives Matter”, conclusasi con la morte di tre agenti di polizia e il ferimento di altri tre.

Tre storie parallele di tre differenti membri di questa realtà del sud: Judy, che, occupandosi della sua numerosa famiglia, cerca di gestire un bar minacciato dai cambiamenti urbanistici della città; Ronaldo e Titus, due ragazzi giovanissimi con il padre in prigione, che tentano invano di tenersi alla larga dai guai, in un quartiere prevalentemente violento; infine Kevin Big Chief che prova a mantenere viva la sua tradizione indiana attraverso riti del canto e del cucito propri della sua gente. Fa da sfondo il nuovo gruppo delle Black Panthers che indaga sul brutale omicidio di due ragazzi del Mississippi, organizzando una protesta contro la brutalità della polizia.

CURIOSITÀ. È stato in competizione ufficiale a Venezia 75.

GENERE: Documentario – USCITA: 9 maggio – DURATA: 109 minuti