“Freaks Out”, oltre 1200 inquadrature con effetti visivi di EDI

MILANO, 27 OTTOBRE 2021

Un prodotto che non ha eguali nel panorama nel nostro cinema e che non ha nulla da invidiare ai blockbuster USA. Dopo essere stato presentato in concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia, “Freaks out” di Gabriele Mainetti arriva nelle sale dal 28 ottobre con 01Distribution, prodotto da Goon Film, Lucky Red e Rai Cinema. A curare gli effetti visivi è EDI Effetti Digitali Italiani, società leader in Italia e vincitrice del David di Donatello 2021 per “L’incredibile storia dell’isola delle rose”.

Tutti gli effetti visivi del film sono stati supervisionati da EDI nella persona di Stefano Leoni, Visual Effects Supervisor e socio di EDI, ed Elisabetta Rocca, Visual Effects Producer, i quali dopo aver suddiviso con altre due società europee la realizzazione degli effetti hanno gestito e coordinato l’aspetto creativo e logistico dell’intero e articolato progetto, proprio come accade nelle produzioni degli Studios Americani.

Il team composto da oltre cento artisti, in sinergia con regista, montaggio, fotografia, scenografia, effetti speciali e stunt, ha lavorato ad oltre 1200 inquadrature dense di effetti visivi tra set extension, realizzazione di creature digitali, superpoteri, enhancement di bombardamenti e battaglie, culminanti nelle spettacolari scene che caratterizzano l’epilogo della vicenda, realizzate quasi completamente in computer grafica.

«Freaks out si apre con due sequenze a forte impatto visivo: da una parte lo spettacolo circense, dall’altra la brutalità dei bombardamenti della guerra. Con il regista abbiamo iniziato a collaborare sin dalla prima stesura della sceneggiatura, immaginando insieme come poter raccontare visivamente le vicende, i superpoteri dei personaggi e la loro costante evoluzione. Infatti, il nostro intervento lo si vede sin dalle prime scene del film: i quattro protagonisti si esibiscono nel circo mostrando i loro poteri quando ad un certo punto il circo viene bombardato. L’obiettivo di Gabriele Mainetti era di dare grande impatto alla tragedia della guerra tramite la macchina da presa in un piano sequenza immerso tra esplosioni e distruzione. Grazie allo studio in pre-produzione della scena, abbiamo raccordato le sequenze aggiungendo pathos e drammaticità fino al crollo del campanile. Inoltre tengo a sottolineare il grande lavoro fatto con Gabriele per la realizzazione della luminescenza di Matilde e il sogno di Franz» racconta Stefano Leoni.

EDI per Freaks Out ha realizzato un numero consistente di “creature” come api, cavallette, lucciole, farfalle, mosche, scarafaggi e scorpioni. Per portare a compimento la loro animazione, i responsabili della sezione EDI Zoo hanno condotto uno studio anatomico minuzioso che ha richiesto la costruzione di scheletri e articolazioni digitali che, come in biologia, sostengono gli altri strati della creatura rendendone realistici i movimenti.

«Realizzare creature in CGI convincenti che possano competere con il mercato globale è possibile. EDI creatura dopo creatura sta dimostrando che è possibile produrre in Italia prodotti di qualità che puntano sempre più all’eccellenza. Da qualche anno EDI sta popolando un creature shop con modelli base di svariati animali, che possono essere animati a seconda delle necessità del cliente», ha spiegato Giuseppe Chisari, Creature Supervisor richiamato in Italia dopo esperienze in DNEG e WETA.

L’intera operazione, dai primi bozzetti fino al risultato finale ha richiesto mesi di lavorazione, per rendere credibili gli insetti mossi da Cencio, come lo sciame di api che invade il vagone del treno o gli scarafaggi che disegnano la svastica nel laboratorio di Franz.

Apice della spettacolarità degli effetti visivi è la sequenza finale. «Questa sequenza è stata la sfida più ambiziosa che EDI abbia affrontato ma anche quella che ci ha dato più soddisfazione ed emozioni. Lavorando con Mainetti abbiamo sviscerato e declinato le idee e le aspettative di potenza che questo epilogo richiedeva, fino a raggiungere un risultato visivo che lascia lo spettatore a bocca aperta», ha raccontato Elisabetta Rocca.

Soddisfatto del lavoro il CEO di EDI, Francesco Grisi. «In questo film abbiamo potuto esprimere la nostra creatività a 360 gradi. Freaks out è un film che farà la storia del cinema italiano, un film che ha segnato un capitolo importante del nostro percorso. Se mi fermo a pensare e a ricordare da dove siamo partiti io e miei soci, dove siamo arrivati è un posto che ci piace! Personalmente mi da soddisfazione leggere i titoli di coda al cinema, ma questa volta consiglio a tutti di non alzarsi e guardarli fino in fondo!».

 

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