David di Donatello, pioggia di nomination su Napoli

Paolo Sorrentino, Mario Martone e Leonardo Di Costanzo firmano i film più attesi della 67esima edizione

Tra Napoli e i David di Donatello c’è oramai un amore senza fine. Protagonista indiscussa dell’ultimo lustro, anche quest’anno il capoluogo campano è capace di esprimere ben 38 candidature sulle 115 complessive. Molte di queste poi per le statuette principali come miglior regia, migliori attori e miglior film.

Partiamo dal più nominato, Paolo Sorrentino, che dopo la scottatura agli Oscar raccoglie ben 16 candidature con “È stata la mano di Dio”, a pari merito con il “Freaks Out” di Gabriele Mainetti. Chiudono la cinquina altri due titoli “napoletani” ossia “Qui rido io” di Mario Martone e “Ariaferma” di Leonardo Di Costanzo, oltre a “Ennio” di Giuseppe Tornatore. Titoli che permettono a chi li ha girati di essere presenti anche nella sezione miglior regia. Ciò segna una grande vittoria per il Festival del Cinema di Venezia che li ha presentati tutti nell’ultima edizione sotto la direzione di Alberto Barbera.

Venendo agli altri candidati sotto l’ombra del Vesuvio, troviamo come miglior attore il giovanissimo Filippo Scotti, l’alter ego di Sorrentino, un grande Silvio Orlando, austero carcerato per Di Costanzo, e il solito Toni Servillo, nei panni di Scarpetta per Martone, mentre tra le donne c’è Maria Nazionale, moglie di quest’ultimo in scena. Tra gli attori non protagonisti, “Qui rido io”, schiera Eduardo Scarpetta e Cristiana Dell’Anna, c’è Susy Del Giudice per “I fratelli De Filippo” (che festeggia sui social con un “Piango e tremo dalla gioia”), mentre “È stata la mano di Dio” ne piazza 3: Luisa Ranieri, Teresa Saponangelo (napoletana d’adozione) e, manco a dirlo, Toni Servillo.

Nutrita anche la presenza di sceneggiatori come Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero, Valia Santella per “Ariaferma”, Paolo Sorrentino per “È stata la mano di Dio”, Nicola Guaglianone, che con Gabriele Mainetti firma “Freaks Out”, e l’inossidabile cobbia Mario Martone e Ippolita Di Majo per “Qui rido io”. Santella che figura anche tra le sceneggiature non originali affiancando Nanni Moretti in “Tre piani”, categoria in cui troviamo anche Massimo Gaudioso, per “La scuola cattolica” con Luca Infascelli e Stefano Mordini.

 

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Oltre a Paolo Sorrentino (per il suo film), c’è anche Nicola Giuliano come miglior produttore per “Qui rido io”. Luca Servino concorre come miglior scenografia per “Ariaferma” e dovrà vedersela con i conterranei Carmine Guarino (“È stata la mano di Dio”), Giancarlo Muselli e Carlo Rescigno (“Qui rido io”).  In versione cantante c’è Anna Ferraioli Ravel per il miglior brano originale “Faccio ‘a polka” su musica di Nicola Piovani per “I fratelli De Filippo”.

Martedì 3 maggio si terrà la cerimonia di premiazione della 67ma edizione dei Premi David di Donatello, presieduti da Piera De Tassis, in diretta in prima serata su Rai 1. La conduzione dell’edizione 2022 è affidata a Carlo Conti, affiancato da Drusilla Foer, e l’evento si svolgerà negli iconici studi di Cinecittà.