Napoli vince ancora una volta ai David

Marina Confalone è miglior attrice non protagonista per “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis, a Matteo Garrone va la statuetta del miglior film per “Dogman” girato a Castel Volturno

Le lacrime di gioia di Marina Confalone (nella foto) hanno aperto la 64esima edizione dei David di Donatello. All’artista napoletana è andata la statuetta come Miglior attrice non protagonista per il film “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis. «Dedico questo premio alla mia terra, ai napoletani che hanno buona volontà. Tra questi ce n’è uno in particolare – ha detto emozionatissima – il mio compagno Gigi che ha molta buona volontà con me».

La cerimonia, condotta da Carlo Conti e trasmessa in diretta su Rai1, si è poi infiammata con la presenza del regista hollywoodiano Tim Burton, premiato alla carriera da Roberto Benigni. «Mi sento molto vicino agli italiani e essere qui stasera è come essere al tempo stesso in un circo, in un film e in una strana famiglia». Tra gli altri premi speciali quello a Uma Thurman, il 3 volte premio Oscar Francesca Lo Schiavo e Dario Argento che nonostante una carriera straordinaria non ne aveva mai ricevuto uno.

Ben 9 premi per “Dogman”, girato a Castel Volturno, a partire dal miglior film, la miglior regia e la miglior sceneggiatura originale di Matteo Garrone, al miglior attore non protagonista Edoardo Pesce, al montaggio di Marco Spoletini, alla scenografia di Dimitri Capuani, alla fotografia di Nicolaj Bruel, al suono, ai truccatori Dalia Colli e Lorenzo Tamburrini. Il miglior attore è Alessandro Borghi per la sua interpretazione di Stefano Cucchi nel film “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. «Ringrazio la famiglia Cucchi – ha commentato commosso – e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare. Questo premio – ha aggiunto l’attore – è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli essere umani che devono essere considerati uguali a prescindere da tutto». Al film va anche la statuetta per il miglior regista emergente, ai produttori e il David Giovani.

“Loro” di Paolo Sorrentino trionfa per la miglior attrice Elena Sofia Ricci che ha interpretato Veronica Lario, e per le acconciature di Aldo Signoretti al suo quinto premio. C’è un pezzo di Napoli anche in “A casa tutti bene”, girato ad Ischia da Gabriele Muccino, che ha ottenuto il David dello Spettatore come film italiano più visto in sala. “Santiago, Italia” di Nanni Moretti è il miglior documentario. Moretti ha ricevuto il suo nono David su 44 candidature. «Sono contento di ricevere questo David per questa bella storia italiana di accoglienza».

Premi tecnici per “Capri – Revolution” di Mario Martone grazie alle musiche di Sasha Ring e Philipp Thimm e i costumi di Ursula Patzak.  Miglior sceneggiatura e miglior canzone (“Mistery of love” di Sufjan Stevens) per “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino. Migliori effetti visivi per Victor Perez per “Il ragazzo invisibile – seconda generazione”. Miglior film straniero è “Roma” di Alfonso Cuaron: «Il cinema italiano una guida illuminante nella mia formazione».