VENEZIA 75: “Suspiria”, Guadagnino tra bellezza e terribile

Straordinarie Tilda Swinton e Dakota Johnson nel remake dell'omonimo cult di Dario Argento: il film è in concorso alla 75a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia

Il coraggio di certo non è mancato a Luca Guadagnino nello scegliere di cimentarsi nel remake di un film cult come “Suspiria” di Dario Argento. Il fatto stesso di essere stato selezionato in concorso a Venezia 75 lo ha già ampiamente ripagato. «Amo Dario, tutti noi l’amiamo – così guadagnino visibilmente emozionato in conferenza – Non starei qui senza Dario, è un grande maestro. Dopo aver visto “Suspiria” da adolescente iniziai a vedere tutti i suoi film. Una volta ero a Palermo, mia madre mi disse che c’era Argento in città, sono rimasto fuori al ristorante dove cenava e lo fissai tutto il tempo dalla finestra. Lui si sarà chiesto chi fosse quel folle, beh ero io».

Un remake, appunto, non una copia dell’originale. Una pellicola sul terribile e sulla bellezza, tutto che ruota intorno al mondo femminile, quello già tratteggiato dal regista Fassbinder. «Mi ha influenzato molto, è un maestro della crudeltà, nei suoi film ci sono magnifiche interpreti tormentate e mai vittime, in un gioco di crudeltà ma mai schiacciate». Così come magnifiche sono le protagoniste da lui scelte, la giovane Dakota Johnson e l’acclamata Tilda Swinton.

«È la seconda volta che lavoro con Luca – ha commentato la Johnson – mi sono sentita sicura, sento di poter fare qualsiasi cosa quando lavoro con lui. E poi è un film che parla di cose che io adoro come il ballo, la magia, le streghe e avere questo sguardo dall’interno per me è stato perfetto, un sogno che si è realizzato».

«Guadagnino è uno degli amici più cari – ha dichiarato la Swinton – è una fortuna incredibile per un attore lavorare così, sul set c’è un senso di sfida, molto importante, perché il cinema è collettivo, è lavorare in sintonia».

Avvolgenti le scene coreutiche (la pellicola è ambientata in una scuola di danza): «Era cruciale che la danza non fosse un orpello ma permettesse di essere utilizzata come linguaggio della trascendenza della magia». Inquietante l’ambientazione in un palazzone in art deco della Germania degli anni 70. Tanti i richiami politici dell’epoca, anni in cui ci fu un importante rivoluzione femminista in Europa. Una rivoluzione che per certi versi è movimento MeeToo: «C’è stato un passaggio dal quale non si torna indietro, che ha investito le coscienze. “Suspiria” è stato fatto prima ma mi piace pensare che il nostro lavoro, quello passato e quello futuro provenga sempre dal piacevole desiderio di non essere mai nella posizione di schiacciare l’altro con il proprio potere».

Nota stonata l’uso dello splatter nel finale, sia per come è stato realizzato sia per la deriva che stava prendendo l’opera che pare più catalogabile nell’thriller, mystery o fanstasy che nell’horror. Tra gli elementi più apprezzati la sotto trama romantica, portata nella storia dall’anziano dottore alla ricerca della memoria della moglie interpretato sempre da una incredibile Swinton che però si cela dietro lo pseudonimo di Lutz Ebersdorf.

Il cast è completato da Chloë Grace Moretz, Mia Goth, Lutz Ebersdorf e Jessica Harper (protagonista dell’originale). La colonna sonora è a cura del cantante dei Radiohead, Thom Yorke. Uscita in sala prevista per l’autunno.